I Simboli del Natale

Il Ceppo di Natale

Quando si diffuse il Cristianesimo in Italia alcune tradizioni legate al precedente culto pagano scomparvero, altre furono assorbite e riadattate dalla nuova religione.

È questo il caso del Ceppo di Natale che trae le sue origini dall’antico Ceppo di Yule*.

Un tempo la sera della Vigilia di Natale si accendeva un ceppo nel caminetto.

Doveva bruciare fino all’alba per portare luce e calore a Gesù bambino nella notte della sua nascita.

Il ceppo era piuttosto grande.

Doveva infatti bruciare anche la sera successiva, quella dopo e così via fino all’Epifania.

Secondo la tradizione il rito portava abbondanza, fertilità e fortuna agli abitanti della Casa.

Simbolicamente il ceppo rappresenta:

  • Il Sacrificio di Gesù.

  • La giustizia che con la sua luce proteggerà la famiglia per tutto l’anno.

Oggi l’usanza del ceppo di Natale è quasi scomparsa in Italia.

Sostituita dal più moderno albero di Natale.

Eppure la sua simbologia è sopravvissuta nelle nostre case.

Certo non in forma di veri e propri ceppi. In qualcosa di più piccolo, pratico e anche buono…

Ebbene sì!

Il dolce natalizio per eccellenza: il magico tronchetto di Natale.

*Nella religione pagana tra il 20 ed il 23 dicembre è Yule: il Solstizio d’Inverno, giorno d’inizio di importanti festeggiamenti e ritualità simboliche.

La data varia di anno in anno perché il calendario che usiamo oggi è diverso da quello lunare adoperato dalle popolazioni celtiche. Se sei interessato a saperne di più ti consiglio questo articolo: Origini e Curiosità sul Calendario: da quello solare giuliano a quello lunare celtico.

Il Panettone e i dolci tradizionali simili al Pane

Parlando di classici simboli del Natale abbiamo tutti quei dolci che richiamano il Pane.

Panettone, Pandoro, Pandolce, Panpepato, Pangiallo,… ne esistono tantissimi a seconda della tradizione locale.

Ma perché questo riferimento ricorrente?


Nella religione cristiana il 25 dicembre è chiamato “giorno del pane”.

Non per altro la città in cui nacque Gesù era Betlemme, dall’ebraico Bet Lehem ovvero “Casa del Pane”, località nota per le coltivazioni del grano.

Infine il Pane è un tradizionale simbolo di Gesù.

Basti pensare alle parole del parroco durante l’eucarestia.

Nel cristianesimo il pane è “corpo di Cristo”.

Per queste ragioni la Nascita di Gesù viene accompagnata da dolci simbolici come il Panettone.

Secondo alcuni storici il legame tra periodo solstiziale e dolci a base di farina sarebbe nato nell’antica Roma pagana.

Il Primo Presepe

Sapevate che il Presepe (o Presepio) è una tradizione di origini italiane?

Il primo presepe - un presepe vivente - fu allestito e organizzato da San Francesco nel 1223 a Greccio, nel Lazio.

Da qui venne poi sviluppata l’idea del classico presepe con le statuine ed a Napoli ne nacque una vera e propria cultura artigiana.

Il presepe è oggi una tradizione di tutto il mondo cristiano.

Quando ero piccola amavo quest’usanza.

In casa avevamo un lungo mobile di legno nero sul quale disponevamo uno scenario studiato nei minimi dettagli, ogni anno con le sue particolarità.

Le statuine inizialmente stavano sulla destra, ben allargate, lontane dalla grotta con Giuseppe e Maria.

Ogni giorno io ed i miei fratelli spostavamo di un “passo” i personaggi che si avvicinavano gradualmente alla grotta.

Fino a che il 24 dicembre sera compariva Gesù bambino nella sua calda culla di fieno.

La Simbologia dell’Albero di Natale

In Italia quella dell’albero di Natale è un’usanza parecchio recente.

Non mi dilungherò troppo sulla sua spiegazione simbolica o su particolari aneddoti.

L’anno scorso avevo scritto un articolo super approfondito in cui c’è tutto.

Simbologia, storia, origini e tante curiosità a tema albero di Natale.

Lo trovate proprio qui: “Perché si fa l’Albero di Natale”.

La simbologia dell’Albero di Natale in breve:

  • Nella tradizione cristiana l’abete natalizio simboleggia la Divinità (Dio e Gesù).

  • Le luci sull’albero di Natale simboleggiano la luce che Gesù dona agli uomini.

  • Palline ed altre decorazioni appese simboleggiano i frutti e i dolci regalati da Gesù agli uomini.

  • I regali natalizi simboleggiano - assieme a luce, frutti e dolci - l'amore di Gesù per l'Umanità.

Le piante che simboleggiano il Natale:


L’Abete Natalizio

È la pianta natalizia per eccellenza.

Riunire la famiglia attorno all'albero di Natale la sera del 24 dicembre è simbolo di avvicinamento e incontro con Dio.

L’abete è un albero meraviglioso, importante in diverse culture e fin dall’antichità legato al periodo del solstizio d’Inverno.

Ha una simbologia vasta e ricca.

Simboleggia la Natività che si può intendere sia come “nascita” che come “novità”.

Ma anche l’Immortalità, l’avvicinamento alle divinità, la Rinascita, la Speranza e la stagione invernale.

Se siete interessati ad un approfondimento ho scritto un articolo più specifico qui: L’Albero e L’Abete: due magiche Simbologie.

Trovate non solo la simbologia dell’Abete ma anche quella più generica degli Alberi.

Agrifoglio e Natale

Anche l’Agrifoglio era una delle classiche decorazioni pagane per il periodo del Solstizio invernale.

Oggi è comunemente noto come simbolo del Natale e lo possiamo trovare in bellissime ghirlande natalizie e centrotavola.

Pianta sempreverde - come l’abete - simboleggia anch’essa la Rinascita, la Prosperità, la Speranza, la Resistenza e l’Immortalità.

È di buon auspicio e le foglie spinose sono simbolo di protezione.

Per i Cristiani le foglie dell’Agrifoglio simboleggiano la corona di spine di Cristo mentre le bacche rosso vivo ricordano il suo sangue.

L’agrifoglio è una pianta protetta in molte aree, se non l’avete nel vostro giardino vi sconsiglio fortemente di raccoglierla quando siete in mezzo alla Natura.

A prendere spesso il suo posto vi è una pianta con caratteristiche e simbologia simile: il Pungitopo.

Lo trovate in varie forme, anche dipinto nei classici colori del Natale: dall’oro al bianco neve.


Il Vischio a Natale e Capodanno

Ebbene sì, anche quella del Vischio è un’usanza che abbiamo ereditato dai nostri antenati pagani.

Legato al Natale, ma soprattutto al Capodanno, il sempreverde Vischio è simbolo di Immortalità, Forza e prontezza nel superare le difficoltà, Pace, Rigenerazione, Salute e Prosperità.

Per tradizione è considerato un amuleto magico di Protezione ed un Portafortuna per l’anno nuovo.

Il vischio è una pianta solare strettamente legata alle divinità e per questo associata al Natale, festa di antica derivazione solare.

I cristiani traggono da questa sua Simbologia l’occasione per accostare il vischio alla figura di Gesù.

Ma il Vischio è conosciuto soprattutto per i suoi poteri propiziatori ed il suo significato in Amore.

Si dice che baciarsi sotto il Vischio porti fortuna alla coppia ed anzi, guai a mancare l’occasione.

Porta male!

La Magia del Natale

Ma il Natale non è fatto solo di simboli predefiniti.

E non è per forza una festa cristiana.

Il Natale è una tradizione antica che sopravvive e muta.

È la magia del vecchio che si unisce al nuovo.

Sono le Emozioni, l’Amore e i Ricordi preziosi che custodiamo nel nostro cuore.

Indimenticabili, dolci malinconie.

È il calore della famiglia riunita, in piccolo o in grande, da lontano con un pensiero speciale o tutti insieme ad aprire i regali sotto l’albero.

Sono le abbuffate che “non ne posso più!” e poi a mangiare gli avanzi per due giorni.

L’attesa del tintinnare della slitta di Babbo Natale e dei suoi simpatici compagni di viaggio: renne, elfi e creature fantastiche di ogni genere.

È il misterioso Polo Nord.

Ed è la neve che cade soffice e lenta.

Che porta la Magia nella nostra Realtà.


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